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Ecco perché XP diventa illegale

Il supporto per Windows XP è terminato lo scorso 8 Aprile, ma c’è ancora chi, per vari motivi, continua ad usarlo. Con tutti i pericoli che ne conseguono. Ma se siete un’azienda, i rischi che si corrono sono molto gravi. Parliamo di multe e arresto.

Quali sono i rischi per la privacy

Non essendo più forniti gli aggiornamenti di sicurezza per XP, qualsiasi computer connesso ad Internet è esposto ad attacchi di virus, malware e spyware. Quindi qualsiasi criminale informatico potrebbe rubare i dati dell’azienda. E no, nemmeno l’antivirus può sopperire a questa mancanza.

Un’azienda che continua ad usare Windows XP, insomma, rischia di non poter garantire la privacy sui dati sensibili in suo possesso. È abbastanza ovvio che il problema riguardi prima di tutto banche, ospedali, uffici postali e così via.

Ma è forse meno evidente che a trattare dati sensibili per la privacy è anche qualsiasi azienda che ha salvato codice fiscale, indirizzo e altri dati personali di un dipendente su uno dei suoi PC.

Non è necessario che questo PC abbia Windows XP come sistema operativo, è sufficiente che anche un solo computer della rete aziendale abbia XP. Essendo connesso agli altri computer, infatti, i pericoli per la sicurezza si estendono a tutta la rete.

Quali sono le sanzioni per chi continua ad usare XP

Cosa si rischia se si sceglie di usare ancora Windows XP, dunque? Il Codice in materia di protezione dei dati personali, riguardo agli aggiornamenti periodici dei programmi che prevengono la vulnerabilità degli strumenti elettronici, stabilisce che “in caso di trattamento di dati sensibili o giudiziari l’aggiornamento è almeno semestrale” (art. 17).

Dal momento che l’ultimo aggiornamento di Windows XP data Aprile 2014, ad Ottobre 2014 le aziende che ancora lo utilizzano non rispetteranno più la normativa vigente e potrebbero incorrere in multe da 10.000€ a 120.000€, o nell’arresto fino a 2 anni (artt. 162, 167 del D.L. 30 Giugno 2003, n. 196).

Che fare per evitarlo? Ve lo spieghiamo qui.