Il rischio informatico è la potenziale esposizione a perdite o danni derivanti dai sistemi informativi o di comunicazione di un’organizzazione.
Il rischio informatico può provenire dall’interno dell’organizzazione (rischio interno) o da parti esterne (rischio esterno). Sia i rischi interni che quelli esterni possono essere dannosi o non intenzionali.
Quelli interni derivano dalle azioni dei dipendenti all’interno dell’organizzazione. Un esempio di rischio informatico interno di tipo dannoso potrebbe essere il sabotaggio dei sistemi o il furto di dati da parte di uno dei dipendenti, mentre un rischio interno non intenzionale potrebbe essere un dipendente che non è riuscito a installare una patch di sicurezza su un software obsoleto.
I rischi esterni provengono dall’esterno dell’organizzazione. Un attacco dannoso esterno potrebbe essere una violazione dei dati da parte di terzi, un attacco di negazione del servizio o l’installazione di un virus.
Un attacco esterno non intenzionale di solito proviene da partner o terze parti esterni ma collegati all’organizzazione, ovvero un fornitore la cui interruzione dei sistemi provoca un’interruzione operativa della propria azienda.
Il rischio informatico ha il potenziale per influenzare ogni aspetto di un’organizzazione, inclusi clienti, dipendenti, partner, fornitori, risorse e reputazione.
In quanto tale, è necessario creare un efficace programma di gestione del rischio che coinvolga l’intera impresa, che richieda una collaborazione tra reparti e divisioni esterne per gestire e mitigare efficacemente l’esposizione a possibili attacchi e minacce informatiche.
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