A inizio giugno è entrato in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per la fornitura di qualsiasi bene e servizio alla Pubblica Amministrazione. Vi spieghiamo cosa cambia.
A partire dal 6 giugno 2014, tutti i fornitori di beni o servizi a Ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza ed assistenza dovranno emettere solo fatture elettroniche. La Pubblica Amministrazione, da parte sua, potrà accettare solo questo tipo di fatture. Niente più documenti cartacei verso le Amministrazioni, dunque: saranno pagati solo quelli emessi prima di tale data. Questo non riguarda soltanto le aziende che abitualmente lavorano per la Pubblica Amministrazione, bensì anche i fornitori occasionali. Quindi, anche se la fattura emessa sarà soltanto una, dovrà in ogni caso essere in formato elettronico. L’elenco dei corpi ed enti interessati dal decreto, redatto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, comparirà sulla Gazzetta Ufficiale entro settembre 2014. Alcune di queste P.A. sono:
L’obbligo riguarda, inizialmente, soltanto le Amministrazioni centrali dello Stato viste sopra ma, dal 31 marzo 2015, si estenderà a tutte le altre Amministrazioni centrali e a quelle locali. Il che significa Comuni, Regioni, Università, ASL, etc. Anche questi, perciò, accetteranno soltanto la fattura elettronica in formato XML,che ha queste caratteristiche:
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